I Soldi Custoditi
Data: 06/12/2019
Una delle storie più toccanti che abbiamo ricevuto sui fondi racconta come fu acquistato il terreno del Tempio in India.
Il Custode aveva dato la sua approvazione per l’acquisto di un pezzo di terreno nei pressi di Dehli composto da un appezzamento grande e quattro più piccoli, per un totale di circa ventidue acri e mezzo.
Questo avveniva nel 1953, quando non c’erano molti Bahá’í in quella parte del mondo e la somma di 140.289 Rupie, necessaria per l’acquisto dei cinque appezzamenti, era una considerevole quantità di denaro. (circa 20.000 dollari)
L’Assemblea Spirituale Nazionale assegnò una parte di questa somma ad ogni area sotto la sua giurisdizione, ed i membri andarono a visitare gli amici nei diversi posti, spiegando loro l’importanza del Tempio, e li incoraggiò a contribuire per l’acquisto del terreno.
Due dei membri dell’Assemblea giunsero un giorno nel modesto ristorante di Ardishír Rustampúr ad Hyderabad. Ardishír aveva lasciato il suo villaggio natio in Iran quando aveva solo dieci anni, per cercare la sua fortuna in India. Nonostante gli abiti che indossava in quel periodo, aveva in tasca l’equivalente di un dollaro e qualche pezzo di pane secco. Era arrivato a Bombay dopo un difficile viaggio e, essendo zoroastriano, trovò un lavoro nel ristorante di un iraniano zoroastriano. Lavorò duramente e risparmiò ogni piastra (cento piastre fanno una rupia) che guadagnava, sognando il giorno in cui avrebbe avuto anche lui un ristorante. Molti anni dopo riuscì finalmente ad aprire un piccolo ristorante ad Hyderabad, dove conobbe anche la Fede Bahá’í.
Ardishír perse il cuore per Bahá’u’lláh e desiderava servirLo con lo stesso fervente ardore che aveva provato quando agognava un’attività propria.
Questo era l’uomo nel cui locale si trovarono i due membri dell’Assemblea Nazionale ad Hyderabad. Da loro Ardishír venne a sapere del terreno che doveva essere acquistato per il Tempio e della somma necessaria. Allora chiese ai suoi ospiti di aspettarlo mentre lui andava a curare un affare urgente. Quando tornò misi davanti a loro il suo intero capitale – in contanti. Aveva ritirato dalla sua banca tutto il denaro che aveva risparmiato nella sua vita, più tutto il denaro contante che aveva in cassa, che non aveva ancora contato. Il totale era 100.190 rupie.
I due visitatori furono sorpresi da questa straordinaria risposta al loro appello. Le loro discrete indagini rivelarono che Ardishír non aveva tenuto per sé una sola rupia. “Come porterai avanti i tuoi affari?” chiesero. “Questi soldi non sono miei” rispose Ardishír “mi sono stati dati da Baháh’u’llá ed io li ho custoditi. Sono felice di poterGlieli restituire ora. Se Lui vorrà, mi darà di nuovo ciò di cui ho bisogno.” Era inutile discutere con lui, ma i suoi due amici lo supplicarono di tenersi almeno le 190 rupie per le immediate necessità.
Il magnanimo dono di 100.000 rupie pagarono il costo totale del primo appezzamento e buona parte degli altri quattro appezzamenti di terreno per il Tempio. Ora erano necessarie solo altre 40.000 rupie per gli altri quattro appezzamenti.
Ardishír aveva visto un’opportunità nella sua vita e l’aveva colta senza nessuna esitazione. Sembrava che avesse lottato e risparmiato per tutti quegli anni per poter deporre una grossa offerta ai piedi del suo Signore. È per questo che il nome di Ardishír Rustampúr continuerà ad ispirare tutti coloro che vengono a sapere come è stato acquistato il terreno per il Tempio dell’India.
Il Custode aveva dato la sua approvazione per l’acquisto di un pezzo di terreno nei pressi di Dehli composto da un appezzamento grande e quattro più piccoli, per un totale di circa ventidue acri e mezzo.
Questo avveniva nel 1953, quando non c’erano molti Bahá’í in quella parte del mondo e la somma di 140.289 Rupie, necessaria per l’acquisto dei cinque appezzamenti, era una considerevole quantità di denaro. (circa 20.000 dollari)
L’Assemblea Spirituale Nazionale assegnò una parte di questa somma ad ogni area sotto la sua giurisdizione, ed i membri andarono a visitare gli amici nei diversi posti, spiegando loro l’importanza del Tempio, e li incoraggiò a contribuire per l’acquisto del terreno.
Due dei membri dell’Assemblea giunsero un giorno nel modesto ristorante di Ardishír Rustampúr ad Hyderabad. Ardishír aveva lasciato il suo villaggio natio in Iran quando aveva solo dieci anni, per cercare la sua fortuna in India. Nonostante gli abiti che indossava in quel periodo, aveva in tasca l’equivalente di un dollaro e qualche pezzo di pane secco. Era arrivato a Bombay dopo un difficile viaggio e, essendo zoroastriano, trovò un lavoro nel ristorante di un iraniano zoroastriano. Lavorò duramente e risparmiò ogni piastra (cento piastre fanno una rupia) che guadagnava, sognando il giorno in cui avrebbe avuto anche lui un ristorante. Molti anni dopo riuscì finalmente ad aprire un piccolo ristorante ad Hyderabad, dove conobbe anche la Fede Bahá’í.
Ardishír perse il cuore per Bahá’u’lláh e desiderava servirLo con lo stesso fervente ardore che aveva provato quando agognava un’attività propria.
Questo era l’uomo nel cui locale si trovarono i due membri dell’Assemblea Nazionale ad Hyderabad. Da loro Ardishír venne a sapere del terreno che doveva essere acquistato per il Tempio e della somma necessaria. Allora chiese ai suoi ospiti di aspettarlo mentre lui andava a curare un affare urgente. Quando tornò misi davanti a loro il suo intero capitale – in contanti. Aveva ritirato dalla sua banca tutto il denaro che aveva risparmiato nella sua vita, più tutto il denaro contante che aveva in cassa, che non aveva ancora contato. Il totale era 100.190 rupie.
I due visitatori furono sorpresi da questa straordinaria risposta al loro appello. Le loro discrete indagini rivelarono che Ardishír non aveva tenuto per sé una sola rupia. “Come porterai avanti i tuoi affari?” chiesero. “Questi soldi non sono miei” rispose Ardishír “mi sono stati dati da Baháh’u’llá ed io li ho custoditi. Sono felice di poterGlieli restituire ora. Se Lui vorrà, mi darà di nuovo ciò di cui ho bisogno.” Era inutile discutere con lui, ma i suoi due amici lo supplicarono di tenersi almeno le 190 rupie per le immediate necessità.
Il magnanimo dono di 100.000 rupie pagarono il costo totale del primo appezzamento e buona parte degli altri quattro appezzamenti di terreno per il Tempio. Ora erano necessarie solo altre 40.000 rupie per gli altri quattro appezzamenti.
Ardishír aveva visto un’opportunità nella sua vita e l’aveva colta senza nessuna esitazione. Sembrava che avesse lottato e risparmiato per tutti quegli anni per poter deporre una grossa offerta ai piedi del suo Signore. È per questo che il nome di Ardishír Rustampúr continuerà ad ispirare tutti coloro che vengono a sapere come è stato acquistato il terreno per il Tempio dell’India.