Amelia Collins
Data: 06/12/2019
Non sono stati solo i Bahá’í poveri a fare dei sacrifici per i Fondi. Anchemolti Bahá’í ricchi si sono privati di comodità personali per
donaregenerosamente alla Fede. Una di queste fu la Mano della Causa di DioAmelia Collins che era molto benestante ma viveva una vita
semplice edonò ai Fondi grosse somme di denaro. Spendeva poco per se stessa e,verso la fine della sua vita viveva in un monolocale con
un minimo diproprietà personali. La sua gioia consisteva nel dare i suoi beni per lapromozione della sua amata Fede. Non faceva mai
menzione delle suegenerose offerte ai vari Fondi e non si aspettava alcuna ricompensa opremio, ma le sue silenziose contribuzioni
servirono per acquistare grandiappezzamenti di terreno al Centro Mondiale, a costruire Templi e CentriBahá’í, a pubblicare libri,
portare avanti progetti di insegnamento in tuttoil mondo e a sostenere molti pionieri.
La cosa più preziosa a proposito dei grandi doni in denaro checostantemente dava alla Fede, era lo spirito con cui offriva questi doni. Dalgiorno in cui aveva creduto in Bahá’u’lláh la Signora Collins dedicò la suavita alla Sua Causa e servì la Sua Fede in molti modi differenti donando ilsuo tempo e le sue energie fino all’ultimo respiro.Una volta la signora Collins disse che il suo unico desiderio era diobbedire a ciò che ‘Abdu’l-Bahá aveva scritto nelle Ultime Volontà eTestamento – che i Bahá’í avrebbero dovuto cercare di far felice ilCustode. Questa è stata la forza motivante della sua vita, il principio guidadietro ogni sua azione. Ogni volta che lei esprimeva un voto nei venti annidel suo servizio nell’Assemblea Spirituale Nazionale degli Stati Uniti e delCanada, ogni volta che avanzava un suggerimento, andava in viaggio oseguiva un’idea, chiedeva a se stessa “Questo renderà felice ShoghiEffendi?”
La signora Collins non perse mai un’opportunità di esaudire qualsiasidesiderio che il Custode esprimesse. Un giorno, mentre si affrettava versouna riunione dell’Assemblea Nazionale a Wilmette, notò che una dellecase dall’altra parte della strada rispetto al Tempio, era in venditaImmediatamente ricordò una nota che il Custode aveva fatto molti anniprima, in cui incoraggiava i Bahá’í a comperare qualsiasi casa disponibileintorno al Tempio. Immediatamente contattò il venditore e comperò lacasa per la Fede.
La cosa più preziosa a proposito dei grandi doni in denaro checostantemente dava alla Fede, era lo spirito con cui offriva questi doni. Dalgiorno in cui aveva creduto in Bahá’u’lláh la Signora Collins dedicò la suavita alla Sua Causa e servì la Sua Fede in molti modi differenti donando ilsuo tempo e le sue energie fino all’ultimo respiro.Una volta la signora Collins disse che il suo unico desiderio era diobbedire a ciò che ‘Abdu’l-Bahá aveva scritto nelle Ultime Volontà eTestamento – che i Bahá’í avrebbero dovuto cercare di far felice ilCustode. Questa è stata la forza motivante della sua vita, il principio guidadietro ogni sua azione. Ogni volta che lei esprimeva un voto nei venti annidel suo servizio nell’Assemblea Spirituale Nazionale degli Stati Uniti e delCanada, ogni volta che avanzava un suggerimento, andava in viaggio oseguiva un’idea, chiedeva a se stessa “Questo renderà felice ShoghiEffendi?”
La signora Collins non perse mai un’opportunità di esaudire qualsiasidesiderio che il Custode esprimesse. Un giorno, mentre si affrettava versouna riunione dell’Assemblea Nazionale a Wilmette, notò che una dellecase dall’altra parte della strada rispetto al Tempio, era in venditaImmediatamente ricordò una nota che il Custode aveva fatto molti anniprima, in cui incoraggiava i Bahá’í a comperare qualsiasi casa disponibileintorno al Tempio. Immediatamente contattò il venditore e comperò lacasa per la Fede.