Storie sul Tempio di Panama
Notizie relative alla costruzione del Tempio a Panama, in AmericaCentrale, si sono sparse in tutto il mondo e avevano raggiunto anche i piùremoti villaggi in cui vivevano Bahá’í.All’incontro organizzato in un villaggio nella giungla africana, gli amicidiscutevano sull’importanza del Tempio e parlarono di quello che sarebbestato costruito a Panama. Un’anziana signora che desiderava dare qualchecontributo per la costruzione di quel Tempio, andò nella sua capanna eportò quello che possedeva – tre uova.A quell’incontro partecipava un pioniere che si rese conto che le uova nonpotevano essere usate come dono se non scambiate con dei soldi. Perciòprese le uova e ne pagò il prezzo – una somma equivalente a venticinquecentesimi americani. Questo denaro fu poi mandato a nome dell’anzianasignora all’Assemblea Spirituale Nazionale della Nigeria, che li fecearrivare all’Assemblea Spirituale Nazionale di Panama. Una ricevuta, con iringraziamenti per l’anziana signora per il suo contributo, fu spedita daPanama e l’ha raggiunta nel suo villaggio nella giungla.Quando la Mano della Causa di Dio Amatu’l-Bahá Rúhíyyih Khánum erain viaggio in Africa, fu ricevuta da molti capi di stato, tra cui il famosoPresidente Kaunda dello Zambia. Durante la loro conversazione lei gliraccontò la storia delle tre uova. Lui fu molto impressionato da questatoccante dimostrazione di come i Bahá’í di tutto il mondo siano uniti inquello che fanno.
Un’altra abitante di un villaggio africano comprò una gallina e la dedicò alTempio di Panama. Si prese cura della gallina e mandò i soldi che ricavòdalla vendita delle sue uova al Fondo per il Tempio.
Anche un’altra preziosa donazione al Tempio di Panama giunse da dueBahá’í africani che non avevano altro da donare che due noci di cocco.Camminarono molto a lungo per arrivare nel luogo in cui venivanoraccolte le contribuzioni per il Tempio ed offrirono il loro umile dono. Lenoci di cocco furono vendute, venne fatta una ricevuta, ed il denaro fuaggiunto al resto della somma raccolta.Questa storia raggiunse il Presidente di Panama durante l’inaugurazionedel Tempio. Anche lui fu molto impressionato per il rispetto mostrato pertale umile dono, e si meravigliò di come i Bahá’í di ogni condizione
sociale e di ogni parte del mondo avessero aiutato a costruire il magnificoTempio nel suo Paese.
I Bahá’í di molti Paesi erano riuniti per l’inaugurazione del Tempio diPanama e Rúhíyyih Khánum stava parlando loro. All’improvviso,d’impulso, lei disse “Penso che sarebbe bello se raccogliessimo un piccologruzzolo all’inaugurazione di questo Tempio per inviarlo al prossimoTempio Bahá’í che sarà costruito.” e offrì perché fosse venduto, un piccoloanello d’avorio che era stato fatto e spedito a lei da un Bahá’í prigionieroin Mozambico.Nell’uditorio c’era un gioielliere dalle Hawaii che non era molto ricco maper caso era in possesso o di un grande smeraldo. Lo offrì per l’anellod’avorio. La segretaria dell’Assemblea Spirituale Nazionale di Panamaandò alle Hawaii e prese in carico lo smeraldo che, nel frattempo, era statomontato su un grande castone d’oro. Portò questo anello ad Haifa durantela Convenzione Internazionale del 1973 e lo diede a Rúhíyyih Khánumche, di rimando, lo affidò ai membri dell’Assemblea Spirituale Nazionaledell’Iran presenti alla Convenzione. Disse loro “Lo affido alla vostraAssemblea. Chiunque offra il prezzo più alto può averlo e questa sarà laprima contribuzione per il futuro Tempio da costruito nel prossimo Piano.”In Iran l’anello di smeraldo raggiunse l’incredibile cifra di 100.000 dollaristatunitensi. Il semplice anello d’avorio fatto dal prigioniero in Mozambicoera costato meno di un dollaro, ma l’amore e la sincerità con cui era statoofferto aveva fatto miracoli. Il dollaro si era moltiplicato centomila volteed era diventato il primo dono per la costruzione del magnifico Tempiodell’India.