La Costruzione della Sovrastruttura dello Shrine del Báb

Data: 06/12/2019
Nel 1952, quando i Bahá’í dell’Iran ricevettero il messaggio del Custode che chiedeva loro di contribuire alla costruzione della sovrastruttura dello Shrine del Báb, immediatamente iniziarono ad arrivare all’Assemblea Nazionale generose contribuzioni da tutto il paese.
Ai Bahá’í di Teheran fu chiesto di portare i loro doni al loro Centro Nazionale o Hazíratu’l-Quds, che si trovava al nord della città. Era nel cuore di un inverno molto rigido in cui uno spesso strato di neve copriva il terreno e non c’erano mezzi di trasporto adeguati. La situazione, tuttavia, non interruppe il costante flusso di Bahá’í che andavano al Centro per offrire le loro contribuzioni. Venivano con i loro soldi, i loro gioielli, le loro macchine fotografiche o con qualsiasi cosa potessero offrire. Anche i più poveri tra loro, che normalmente vivevano nella parte sud di Teheran, dove c’era poca luce, seppure ce n’era, nelle strade la notte, affrontavano il maltempo e camminavano per chilometri per portare le loro contribuzioni al Centro, la sera dopo il lavoro.
La risposta dai Bahá’í dell’Iran fu tale che dopo qualche tempo il Custode mandò un telegramma all’Assemblea Nazionale informandoli che era stato ricevuto abbastanza per la costruzione dello Shrine e che non si dovevano raccogliere altre donazioni. Questa notizia fu trasmessa agli amici che avevano portato le loro contribuzioni dopo che il Custode aveva mandato il suo telegramma, ma loro pregarono il tesoriere nazionale, molti con le lacrime agli occhi, di non rifiutare i loro doni. Una vecchia signora, in particolare pianse così amaramente che il tesoriere non ebbe cuore di rifiutare i suoi soldi. Disse che li avrebbe tenuti fino a che non avesse ricevuto altre istruzioni dalla Terra Santa.Alla fine, l’Assemblea Nazionale fu obbligata a mandare un telegramma al Custode chiedendogli di accettare le donazioni extra per le costruzioni che sarebbero state fatte successivamente sul Monte Carmelo.